Nessuno apparentemente vuole essere un alcolista o un drogato, ma questo non impedisce a molti di diventarlo.
La domanda più frequente è: perché succede una cosa del genere?
Com’è potuto accadere che mio figlio, mia figlia, mio padre, mia sorella o mio fratello sia diventato un bugiardo, uno di cui non ci si può fidare?
Com’è potuta accadere una cosa del genere…? E perché non riescono a smettere?
La prima cosa da sapere riguardo alla dipendenza è che tanto l’alcool quanto le droghe alterano la mente essendo, in sostanza, degli anestetici. Bloccano il dolore: sia quello fisico che quello emozionale.
Queste sostanze rendono le persone insensibili e intontite. Ma prima che l'alcool possa attirare una persona, ci deve essere infelicità, disperazione o un dolore fisico vero e proprio nella sua vita.
L’alcool è farmacologicamente una droga e quindi la sua assunzione continuativa dà dipendenza.
Cos’è la Dipendenza da Alcool?
La dipendenza è la condizione psico-fisica di chi, sospendendo l’assunzione di una sostanza, è soggetto a sintomi di astinenza più o meno gravi, che possono costituire una vera e propria sindrome acuta.
La sindrome di astinenza da alcool è talvolta più drammatica di quella dell’eroina. Negli stadi iniziali si manifesta con il tremore delle mani, nei casi estremi si hanno deliri e convulsioni (delirium tremens).
Negli ultimi anni si è discusso molto e a lungo riguardo alcune dipendenze ereditarie.
L’alcolismo, si è detto, qualche volta è un male di famiglia. Comunque non è stato mai trovato un gene connesso all’alcolismo o alla tossicodipendenza.
Se una persona sia predisposta alla dipendenza da alcool (geneticamente, biochimicamente o in altri modi) è una controversia dibattuta da anni nelle comunità mediche e scientifiche. Una scuola di pensiero sostiene il concetto di malattia, abbracciando l’idea che la dipendenza sia una malattia ereditaria e che l’individuo sia quindi malato permanentemente, a livello genetico, pur avendo periodi più o meno lunghi di sobrietà. Altre teorie e pensieri scientifici spostano le cause su altri livelli siano essi di natura ambientale, relazionale, traumatica e molto altro ancora.
Noi non entriamo in un dibattito che, pur interessante, ci appassiona poco, pensiamo che le persone inizino percorsi problematici in virtù di una serie di concause che determinano nel soggetto la volontà di compiere azioni volte alla distruzione di sé.
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